UNTITLED QUESTA VOLTA PENSATECI VOI YOU TAKE CARE OF IT THIS TIME
sognare + progettare
avevo fatto una bozza di nuovo progetto ma non volevo pensarci fino al 12 ottobre, poi due notti tra sogno e dormiveglia e il progetto ha preso forma... [GB 12 ago 2024, alle ore 12:06,]
SENZA TITOLO. UNA MOSTRA COLLETTIVA
(QUESTA VOLTA PENSATECI VOI)
Dopo Anamorfosi del presente, Incroci e Da nessuno vicino è lontano progetti impegnativi per curatori – soprattutto – e partecipanti, Museoteo+ vuole azzerare la mente, come in una meditazione zen.
Sarà tutto più facile. O forse no.
Museoteo+, da sempre, si confronta con la realtà sociale con delle modalità partecipative che fanno della sua attività – anche se talvolta in modo indiretto – un atto politico. Il momento storico che viviamo presenta crescenti sperequazioni e soprattutto una crescente disumanità che non possiamo ignorare. Ma neppure le cose belle che ancora ci sono… Pare chiaro a noi (spero anche voi) che l’imprescindibilità del presente non possa che sfociare in un meta-progetto: il bello sì, ma…
Chiederemo quindi ai soggetti invitati di dare un titolo al loro contributo: testi, immagini – fisse o in movimento, manuali, meccaniche ed elettroniche –, progetti qualsivoglia – anche di mostre nella mostra –, interventi performativi: tutti pensati [seguendo vagamente le linee guida sopraddette] sia per una mostra – sia reale che virtuale – che per la eventuale realizzazione di un numero della rivista [online o su supporto cartaceo, che ci piace di più].
#Una mostra diffusa #in progress #immaginaria #immaginata #immaginifica #fantastica
TIPOTA
Il 24 settembre 1990, grazie alle combinate energie di Teo Telloli e Giovanni Bai, iniziava l’avventura di Museo Teo, museo senza sede e senza opere.
L'ambizione era di portare l'arte fuori dagli spazi istituzionali e dai circuiti tradizionali.
Oggi l'arte (vera o presunta) è dappertutto: brutte sculture spuntano come funghi nelle nostre piazze e ampi pannelli decorativi non dissimili da invasive pubblicità - detti Urban Art - occhieggiano ovunque, per tacere di quelle pacchiane operazioni dette Arte Immersiva che turbano anche tante belle mostre.
Nella espressione Street Art la parola arte ci sta veramente stretta. O forse troppo larga.
E mentre guardo la luna piena sorgere sull'isola di Keros provando una vertigine paragonabile a quella provocatami dalla vista della Battaglia di San Romano o dalla visita al Courtauld Institute, penso che l'eccesso di immagini banali, che satura le nostre vite e ci fa perdere la percezione di che cosa sia veramente arte, sia il nulla, tipota, come dicono da queste parti.
E se l'arte tornasse nei luoghi deputati?
Intanto buon compleanno a noi.
[FaceBook 20.09.24 da Koufonissi]
E poi il 12 dicembre la Fondazione Galleria Milano inaugura la mostra Senza titolo (inconscio) a cura di Elio Grazioli. Ecco, qualcuno arriva sempre prima di noi, ma non importa, anche perché sono cari amici e la sintonia di pensiero ci rende solo felici.
Scopriamo poi l'esistenza di Senza Titolo, progetti aperti alla cultura, e anche che 2022 la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi ha realizzato il progetto SENZA TITOLO - Viaggio alla ricerca di un senso possibile diretto da Serena Sinigaglia.
E quante sono le opere d'arte senza titolo?